La Bundesliga apre ai fondi e punta al Canale di Lega

Come anticipato la settimana scorsa (qui) la Bundesliga ha aperto ai fondi. Dopo la Liga spagnola (e il passo indietro che invece ha fatto la Serie A), l’investimento apre una nuova era nel calcio tedesco. 

La DFL venderà una quota dell’8% dei diritti televisivi e di marketing in un accordo ventennale del valore fino a 1 miliardo di euro.

I club delle due principali divisioni del calcio tedesco (ricordiamo che Bundesliga e 2.Bundesliga fanno parte dello stesso organismo, come accadeva in Italia fino alla divisione tra Lega Serie A e B) hanno dato il via libera alla vendita di una quota di minoranza nel business dei diritti mediatici della Bundesliga.

Cosa sappiamo fin qui

  • 24 dei 36 club di Bundesliga e 2.Bundesliga hanno votato a favore
  • In precedenza la risoluzione era stata bocciata dagli stessi club
  • la Lega calcio tedesca (DFL) propone di vendere una quota dell’8% dei suoi diritti televisivi e di marketing in un accordo ventennale
  • Verrà costruita una nuova società di marketing
  • si prevede che l’accordo abbia un valore compreso tra 800 milioni di euro e 1 miliardo di euro

Rumors

  • In base a quanto riportato da SportsPro, secondo Bloomberg, Blackstone, CVC Capital Partners e EQT hanno presentato offerte. La DFL terrà colloqui con diverse parti interessate nei prossimi mesi e prevede che il processo venga completato entro la fine di marzo 2024.

Scenario

Dopo una lunga trattativa è stata aperta la strada affinché la DFL possa garantire investimenti di private equity nella Bundesliga.

Il processo era iniziato nel 2021, ma il precedente tentativo di vendere una quota del 12,5% era stato respinto a maggio.

Il numero di team che hanno votato per l’ultima proposta corrisponde esattamente alla maggioranza dei due terzi necessaria per consentire le discussioni con i potenziali investitori.

Dieci club hanno votato contro il piano, mentre due si sono astenute.

L’investimento ha lo scopo di stimolare la crescita della Bundesliga e aiutarla a competere con gli altri campionati di calcio europei.

I diritti di trasmissione internazionale della Bundesliga attualmente valgono circa 200 milioni di euro (216 milioni di dollari) all’anno, ma sono sminuiti dagli 1,9 miliardi di euro (2 miliardi di dollari) intascati annualmente dalla Premier League dai suoi accordi all’estero.

La maggior parte dell’investimento previsto andrà quindi alla “digitalizzazione e internazionalizzazione” della Bundesliga, compresa la creazione di una piattaforma di streaming interna.

In cima alla lista degli investimenti c’è quindi la creazione di quello che in Italia viene chiamato “Canale di Lega” ovvero una piattaforma che permetta presto al campionato di vendere direttamente ai tifosi le proprie partite, bypassando in parte (non senza precludersi la possibilità di accordi secondari) la rivendita ai broadcaster.

Ulteriori 100 milioni di euro (108 milioni di dollari) saranno stanziati per i club per rafforzare la crescita all’estero con tournée internazionali.

Altri 300 milioni di euro (324 milioni di dollari) forniranno un compenso per le ridotte entrate televisive e di marketing dei club in seguito alla vendita della quota dell’8%.

Inoltre, come fa notare Il Sole 24 Ore:

“I diritti e i doveri sovrani della Dfl (ad esempio nel settore sportivo), così come i diritti di influenza e di partecipazione dei club rimangono pienamente salvaguardati” (lo si legge in una nota della DFL).

Al contempo la regola “50+1” impedisce che singoli investitori possano detenere più del 49% delle azioni dei club tedeschi, salve alcune deroghe.

Vi è, insomma, uno sviluppo collettivo delle due leghe maggiori tedesche che fa ben sperare per un futuro equilibrio economico, al di là dell’inattaccabile strapotere del Bayern di Monaco che ha segnato l’ultimo decennio.

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